Grande mobilitazione del mondo della scuola contro l’ultima Legge di stabilità – elegante definizione utilizzata per i grandi pastoni con cui negli ultimi anni si è intervenuti in maniera disordinata in vari settori della spesa pubblica con lo scopo di “razionlizzare” – quindi, tagliare.
La disposizione incriminata è il comma 42 dell’articolo 3, intitolato Riduzioni delle spese rimodulabili ed ulteriori interventi correttivi dei Ministeri:
42. A decorrere dal 1 settembre 2013 l’orario di impegno per l’insegnamento del personale docente della scuola secondaria di primo e di secondo grado, incluso quello di sostegno, è di 24 ore settimanali. Nelle sei ore eccedenti l’orario di cattedra il personale docente non di sostegno della scuola secondaria titolare su posto comune è utilizzato prioritariamente per la copertura di spezzoni orario disponibili nell’istituzione scolastica di titolarità, nonché per l’attribuzione di supplenze temporanee per tutte le classi di concorso per cui abbia titolo, per posti di sostegno, purché in possesso del relativo diploma di specializzazione e per gli impegni didattici in termini di flessibilità, ore aggiuntive di insegnamento, di recupero e di potenziamento. Le ore di insegnamento del personale docente di sostegno, eccedenti l’orario di cattedra, sono prioritariamente dedicate all’attività di sostegno e, in subordine, alla copertura di spezzoni orari di insegnamenti curriculari, per i quali il personale docente di sostegno abbia titolo, nell’istituzione scolastica di titolarità. L’organico di diritto del personale docente di sostegno è determinato a decorrere dall’anno scolastico 2013/2014, in misura non superiore a quello dell’anno scolastico 2012/2013. Il periodo di ferie retribuito del personale docente di cui al presente comma è incrementato di 15 giorni su base annua.
La mobilitazione è trasversale, come dimostrano questi due documenti di un Liceo che mi sta particolarmente a cuore – quello che ho fatto io.
Il comunicato del Collegio dei Docenti, che si legge meglio qui.
Il comunicato del Comitato dei rappresentanti dei genitori
Il Comitato dei rappresentanti dei genitori del Tasso condivide pienamente la protesta dei docenti del proprio Liceo contro le modifiche del contratto di insegnamento previste dal Decreto di Stabilità.
Riteniamo che venga infatti colpita da questo decreto la qualità dell’insegnamento, sottovalutando e sminuendo il lavoro dei docenti, e che venga